Il concetto di “clean beauty” – prodotti per il trucco e la cura della pelle commercializzati e privi di ingredienti artificiali – è un trend nel mercato di prodotti sostenibili, rispettosi dell’ambiente o semplicemente più sicuri.
Nel 2021, le vendite di prodotti di bellezza percepiti come naturali o “clean” sono aumentate di circa il 33% generando un mercato di 1,6 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2020. I settori skincare e beauty, da soli, hanno registrato una crescita del volume di oltre il 20% ciascuno [Bloomberg, 2021]. Il trend è confermato da una ricerca condotta da Statista che prevede che l’industria naturale del beauty raggiungerà il valore di $54.5 miliardi di dollari previsto per l’anno 2027 [Statista, 2018].
I dati rivelano una tendenza del mercato dei cosmetici che si stima continuerà ad essere trainante nel futuro con i consumatori che continueranno a generare domanda per prodotti sempre più “clean”. Cresce infatti la consapevolezza dei consumatori sulla tipologia di prodotti acquistati. Nel 2021, il 68% dei consumatori ha affermato di essere alla ricerca di marchi per la cura della pelle che mettano in risalto gli ingredienti “puliti” [NPD Group, 2021]. Nel caso specifico dei cosmetici, una quota sempre maggiore di consumatori tende ad acquistare cosmetici naturali e/o biologici.
L’intensificazione della comunicazione riguardo la lavorazione e gli ingredienti che caratterizzano i prodotti naturali rappresenta una delle modalità che i maggiori brands del settore stanno sfruttando per rimanere competitivi. Difatti, molti brands hanno iniziato da tempo ad indirizzare i propri obiettivi di marketing verso la promozione dell’assenza di ingredienti possibilmente dannosi per la salute all’interno dei loro prodotti. Paraben-free, silicon-free sono diventate affermazioni comuni negli spot pubblicitari di molti cosmetici con lo scopo di attirare maggiormente i consumatori.
Di pari passo l’affermarsi di marchi “nativamente” clean (Honest Beauty) e linee clean di brand primari che offrono un mix di prodotti clean e non (L’Oréal Paris, Kiko etc.)
L’innovazione tecnologica si propone come la soluzione per affrontare un ambiente sempre più complesso, spingendo le aziende del beauty a rimanere competitive prendendo decisioni di business guidate dall’enorme quantità di dati generati dal settore. Un approccio data-driven rispetto all’analisi strategica della competizione sostiene i brand nell’affrontare il nuovo trend della domanda di prodotti naturali e green.
La Competitive Intelligence rappresenta un significativo approccio a disposizione delle aziende per rispondere alle nuove esigenze imposte dal mercato attraverso l’individuazione e comprensione delle strategie intraprese da competitors e top brands in tema di clean beauty. Imetrics offre una soluzione di Competitive Intelligence che monitora il perimetro competitivo di interesse del Cliente compiendo monitoraggi frequenti e aggiornati del settore beauty rispetto alla domanda di prodotti naturali e non, all’interno del canale online. I benchmark Imetrics del settore beauty forniscono, inoltre, una visione complessiva del posizionamento dei produttori di cosmetici rispetto all’offerta di prodotti con ingredienti naturali.
L’ulteriore applicazione di Intelligenza Artificiale permette di estrarre insights in grado di evidenziare pattern nascosti nei dati, i cosiddetti “intractable business problems”.
Imetrics ha condotto uno studio sui componenti usati per la produzione dei prodotti beauty verificandone l’origine. Come oggetto di esame, è stata analizzata la linea green di un noto marchio di make-up low budget, composta da 22 prodotti, confrontando i prodotti, cosiddetti, green con i loro speculari nella linea non green.
L’utilizzo di algoritmi di AI permette di classificare gli ingredienti usati per la loro produzione secondo la loro origine: vegetale, minerale, animale, sintetica, mista/lavorata. La classificazione si è resa possibile con l’integrazione di un dizionario degli ingredienti cosmetici costruito sull’elenco INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), una nomenclatura obbligatoria sui cosmetici dal 1999. Per ogni prodotto sono stati presi in esame i primi otto ingredienti a concentrazione più alta per un totale di 176 ingredienti.
Di seguito Imetrics fornisce i risultati dello studio soffermandosi sul confronto degli ingredienti per singoli prodotti speculari e i risultati aggregati dell’offerta green e non green.
Ad una prima analisi si può notare come nella linea green rispetto gli ingredienti sintetici siano stati sostituiti nella loro quasi totale interità da componenti di origine vegetale. Gli ingredienti sintetici sono comunque ancora presenti nella misura del 11,9% mentre la provenienza più comune rimane quella mista/lavorata. Invariata l’incidenza dei componenti a origine minerale e animale.
Imetrics è il provider di dati e soluzioni per la Competitive Intelligence
Imetrics è partner dei team di CI nelle aziende italiane e fornisce expertise nella Competitive Intelligence potenziata da AI con metodologie trasparenti e innovative.